La Barbera in Cina

Italia e Cina: la Barbera lungo la via della seta

Il 2025 è l’anno del Serpente di Legno, un simbolo di trasformazione, flessibilità e creatività secondo la tradizione cinese. E quale momento migliore per riscoprire le radici di questa profonda relazione?

Italia e Cina condividono un legame profondo, costruito lungo secoli di scambi e curiosità reciproche. Un filo rosso che percorre la Via della Seta e oggi si rinnova attraverso il linguaggio universale della Barbera.

L’interesse cinese per l’Italia va ben oltre i confini del turismo o della moda, ma racconta un amore sincero per la nostra storia, la nostra cucina e, sempre di più, per il nostro vino. Un incontro fatto di aromi, eleganza e passione.

Un rapporto culturale prima ancora che commerciale

Negli ultimi anni i rapporti tra i due Paesi si sono rafforzati in molti ambiti: politico, economico, accademico, portando ad un dialogo che è cresciuto fino a diventare un ponte tra due civiltà millenarie.

In questo scenario, il vino italiano ha saputo ritagliarsi uno spazio speciale: per molti consumatori cinesi infatti rappresenta un simbolo di lusso accessibile, di stile di vita mediterraneo, di raffinatezza.

Il vino è infatti spesso considerato un regalo di prestigio o un presente da condividere in occasioni formali e in questo senso, la percezione del vino italiano come simbolo di artigianalità, storia e qualità, gioca un ruolo fondamentale nella scelta. La Barbera, se ben raccontata, può davvero diventare l’ambasciatrice perfetta di questa eleganza.

È proprio questa l’impressione che abbiamo avuto anche noi durante l’ultimo incoming dei nostri clienti cinesi che sono venuti a visitare la Cantina, ma anche durante il Wine to Asia di Veronafiere a Shenzhen.

I rossi piemontesi: un amore che cresce

La Barbera d’Asti, il Nizza, il Barolo e il Moscato d’Asti sono tra i vini piemontesi più apprezzati in Cina. I consumatori più esperti li scelgono per l’eleganza, l’equilibrio e la capacità di abbinarsi sia alla cucina occidentale sia alle ricette tradizionali cinesi.

Secondo i dati ISTAT, il Piemonte è tra le regioni italiane più presenti nell’export di vino verso la Cina, benché dietro Toscana e Veneto. Dopo un calo fisiologico nel 2021, dal 2022 l’export è tornato a crescere, e il 2025 promette bene, soprattutto per il crescente interesse per i vitigni autoctoni e per le denominazioni meno conosciute

C’è ancora tanto spazio per crescere, soprattutto grazie all’interesse di una fascia giovane e dinamica della popolazione, sempre più curiosa verso il mondo del vino italiano, come testimoniato anche dall’ICIF, la scuola professionale di cucina italiana, con la quale abbiamo collaborato in diverse occasioni.

Il linguaggio universale del buon vino

L’incontro che abbiamo avuto con il nostro storico cliente cinese è stato emozionante sotto tutti i punti di vista e anche se fuori c’era il gelo di febbraio, nei calici e nei gesti si sentiva già il calore della primavera.

Lo stesso calore che abbiamo percepito durante il Wine To Asia di Shenzhen, la “Silicon Valley della Cina”, dove la città ci ha accolto dimostrando come sempre più cinesi abbiano il desiderio di scoprire la cultura del vino, e di farlo con consapevolezza.

Durante la fiera abbiamo potuto notare un grandissimo interesse per i nostri Frusté Roero Arneis DOCG, Lipiai Piemonte DOC Viognier, e ovviamente per la Barbera d’Asti DOCG Vigne Vecchie 50 e Nizza DOCG Laudana, grazie anche alle Masterclass sold out di Old Vine Conference.

Giornate arricchenti che ci hanno ricordato quanto il vino sia anche uno strumento di scambio e conoscenza culturale, oltre che il tramite di una calorosa accoglienza: come quella che abbiamo vissuto noi.

Perché quando c’è rispetto, passione e curiosità per ciò che si fa, anche le distanze culturali e linguistiche si azzerano. In fondo, il vino è un linguaggio universale: ci permette di parlare al cuore delle persone, ovunque si trovino. 

Il viaggio lungo la via della seta che conduce la Barbera in Cina non è solo una strategia di mercato: è una storia che cresce nel tempo, un racconto che intreccia culture, persone e territori. Una tradizione che siamo orgogliosi di continuare a scrivere, vendemmia dopo vendemmia, evento dopo evento. 

Ganbei! (干杯)

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