Il progetto ‘Vigne Vecchie’ prende forma nella seconda metà degli anni ’80, stimolato dalla volontà di salvaguardare i vigneti storici.
Nel 1985 nelle zone viticole italiane si pensava per lo più a reimpiantare i vigneti vecchi sostituendoli con impianti nuovi, cloni e densità di impianto diversi. Grazie invece ad una profetica intuizione dell’enologo Giuliano Noè (considerato unanimemente uno dei padri nobili della Barbera e allora nostro consulente) Vinchio Vaglio decise di individuare i migliori vigneti dei soci con età superiore ai 50 anni iniziando a produrre un vino che fin da allora si è chiamato “Vigne Vecchie”.
Si individuarono così i vigneti più vocati, nella cui gestione l’azienda iniziò ad affiancare il viticoltore fino al momento della vendemmia, effettuata in maniera tradizionale, con cassette traforate che preservano l’integrità dell’acino. Le uve vengono scaricate manualmente, cassetta dopo cassetta, in una linea dedicata.
Il risultato fu da subito un successo poi confermato nel tempo tanto che, nel 2009 in occasione dei 50 anni di vita della cantina, si sdoppiò con un secondo vino dal nome “Vigne Vecchie 50”. I vigneti utilizzati sono gli stessi, ma che mentre il Vigne Vecchie affina in botti di rovere e quindi racconta la Barbera nella sua longevità e nella sua complessità di profumi, il Vigne Vecchie 50 sceglie di parlare della freschezza e dell’eleganza di una Barbera giovane.
Quegli stessi vigneti hanno oggi più di 80 anni e richiedono un lavoro sempre più accurato, ma le poche uve da essi prodotte hanno qualità e caratteristiche del tutto particolari e perché i viticoltori possano continuare a lavorarli, gli garantiamo la massima remunerazione possibile. Quegli stessi vigneti regalano una Barbera di alto profilo, profonda, dai profumi complessi. Di un rosso rubino intenso che lascia trasparire i profumi di frutta matura. Una Barbera d’Asti complessa e persistente, capace di invecchiare a lungo, come solo un grande vino sa fare.
Il progetto The Old Vine Conference
Nel 2023 la Cantina ha aderito al progetto The Old Vine Conference ideato da Sarah Abbott MW, Leo Austin e Alun Griffths MW per promuovere e salvaguardare le vigne vecchie a livello internazionale grazie ad una comunità radicata che evidenzia le pratiche migliori, sviluppa progetti e punta a dare risonanza alle vecchie vigne. Dato che alcune delle nostre vigne vecchie superano anche gli 80 anni di età non potevamo non aderire a questo progetto di valorizzazione.
Sito web: https://www.oldvines.org/
Instagram: @ouroldvines
Scoprite i vini prodotti dalle Vigne Vecchie
“Quante vigne i nostri antenati hanno strappato ai boschi scegliendo i bricchi ed i pendii più esposti affinché i grappoli che davano buon vino maturassero perfettamente? A quest’opera colossale contribuirono migliaia di braccia, zappe, “zapponi”, vanghe, in annate senza cronache scritte, quando contadini attivissimi, frenetici, capaci dei miracoli creati dalla necessità, sradicarono alberi enormi, impiantando barbere capaci di resistere alla siccità delle sabbie conchigliose e degli irti pendii e di produrre uve insuperabili”.
Franco Laiolo, scrittore vinchiese