Report vendemmia 2024 Vinchio Vaglio

Report di vendemmia 2024: di pioggia e nuove sfide

Sembra un tempo lontano, ma era solo lo scorso anno quando ci lamentavamo della siccità e degli eccessi termici. Non abbiamo la presunzione di pensare di poter incidere sul clima con le nostre lamentele, né con le nostre preghiere, ma i viticoltori di Vinchio Vaglio quest’anno si sono scontrati con precipitazioni frequenti e consistenti come non se ne vedevano da anni! 

In effetti stiamo assistendo ad annate che presentano andamenti meteorologici e vegeto-produttivi anomali, con fenomeni frequenti e intensi di segno opposto. Tanto che siamo certi che queste nuove sfide dovranno essere gestite sotto il segno dell’adattabilità e prontezza

Il 2024 è stata infatti un’annata alquanto piovosa: dalla metà di febbraio le piogge sono arrivate intense e copiose, tanto è vero che nella sola fase fenologica di germogliamento, le precipitazioni sono state pari l’intera annata 2021/2022 con oltre 450 mm di acqua. Le piogge si sono verificate abbondanti nel mese di aprile e maggio e sicuramente hanno caratterizzato l’intera stagione sino alla vendemmia. Nell’anno 2023/2024 le precipitazioni, nelle varie zone, sono comprese tra i 1.000 e i 1.500 mm di acqua.  

Anche l’invaiatura, caratterizzata dal clima piovoso e da temperature estive non eccessive, è avvenuta, rispetto agli anni passati, con giorni di ritardo. Il mese di agosto è stato abbastanza asciutto, con qualche rovescio temporalesco che ha causato dei problemi di botrite. Il mese di settembre è stato piovoso (con oltre 100 mm di acqua), con continue “leggere” piogge. Purtroppo il settembre piovoso ha influito sulla situazione sanitaria delle vigne facendo prosperare la botrite, comparsa già a fine mese di agosto. 

Imprescindibile il diradamento dei grappoli al fine di alleggerire le piante troppo cariche a livello quantitativo, con grappoli troppo “gonfi”, ma soprattutto finalizzato a migliorare l’aspetto sanitario, fondamentale in annate caratterizzate da piogge e da umidità eccessive. Il diradamento effettuato su grumi di grappoli affastellati è stato utile al fine di migliorare la salubrità delle uve, a prevenire il marciume acido ed a eliminare gli eventuali grappoli o porzioni di esso colpiti dalla botrite.

Fondamentale è stata quindi l’attenta gestione del vigneto da parte dei nostri viticoltori che, una volta tanto, sono stati favoriti dalle superfici molto piccole che hanno consentito di intervenire in tempi rapidi e solo al bisogno. Grazie a questo impegno nessun risultato disastroso, però che fatica! Che lavoro, tensione, e quanti grappoli a terra per aiutare la pianta nei suoi progressi di maturazione!

Il momento tanto atteso: la vendemmia 2024

Che poi arriva il momento tanto atteso della vendemmia, spostata in avanti rispetto alle due precedenti edizioni, e… piove! La pioggia settembrina ha mantenuto i filari e le capezzagne dei vigneti umide e fangose, problema che ha condizionato e ha ostacolato la vendemmia, rendendola tremendamente difficoltosa. Erano moltissimi anni che non si vendemmiava in tale condizione: l’ultima annata simile con una vendemmia così umida e fangosa è stata la campagna 2002.

L’anno 2023-2024 verrà ricordato da tutti come un anno faticoso ed è questo che ci spinge a ringraziare, ancora una volta, il durissimo lavoro che i nostri viticoltori fanno in vigna in annate come questa che è stata sicuramente più difficile in vigneto che in cantina. 

Il risultato della vendemmia 2024 di Vinchio Vaglio

Nonostante le varie problematiche di umidità, la vendemmia è stata molto buona, con picchi di ottima qualità. Le produzioni migliori a livello qualitativo si sono riscontrate nei vigneti meglio esposti e in posizione di collina. 

Per quanto riguarda i vini ottenuti si evince un dato importante, il minor contenuto di alcol (mediamente mezzo grado in meno rispetto agli anni precedenti) per cui avremo vini più beverini e con un contenuto calorico nettamente inferiore. Vini più freschi, con grande bevibilità per un consumo quotidiano, ma allo stesso tempo – dalle posizioni più vocate – abbiamo ottenuto vini con struttura e freschezza olfattiva con caratteristiche varietali sempre ben espresse.

Grande risultato sui vini bianchi, in quanto le temperature notturne più basse hanno permesso la sintesi di molte sostanze odorose tipiche di ogni varietà, in modo particolare nelle varietà aromatiche e tioliche.

Matteo Lajolo, enologo Cantina Cooperativa Vinchio Vaglio

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