Se scelto bene, il vino, la grappa o un buon cocktail è quel dettaglio che amplifica ogni sapore, arrotonda la dolcezza, accende le spezie o alleggerisce le consistenze. D’altronde è sempre l’ultimo brindisi quello che lascia il ricordo!
Ma prima, una piccola verità liberatoria: sai qual è il vino che si abbina meglio a qualunque piatto o dolce tu abbia deciso di portare in tavola? Quello che hai voglia di bere!
Gli abbinamenti sono utili, certo, e siamo felici di darti qualche indicazione. Ma bere vino è, prima di tutto, un piacere: non esiste un abbinamento davvero sbagliato.
Detto questo, se vuoi andare sul sicuro, ecco i nostri consigli per valorizzare al meglio i dolci delle feste!

Baci di dama e amaretti per addolcire l’attesa
Piccoli ma decisi: questi dolci hanno carattere da vendere grazie al cacao, alla mandorla e alla loro personalità inconfondibile. Sono i compagni ideali per spezzare i pomeriggi in attesa delle festività o per un elegante dopocena con gli amici.
Per questo ti proponiamo un abbinamento diverso: il nostro Old Romance. Un Old Fashioned rivisitato con Nivasco Piemonte DOC Brachetto, angostura al cacao e un whisky scozzese non torbato per bilanciare la dolcezza. Un sorso elegante, armonioso, che richiama il cacao dei baci di dama e la mandorla degli amaretti.
Per chi preferisce la tradizione, sconsigliamo i vini dolci e gli spumanti, mentre potrebbe essere un’ottima scelta abbinarli con un Vermouth rosso.

Panettone e pandoro: i classici del Natale
Registi indiscussi dei dolci natalizi: il panettone e il pandoro meritano un calice che ne esalti profumi e morbidezza.
Se portate in tavola il panettone basso piemontese, più semplice nella struttura e più ricco di tradizione, il compagno ideale è il Moscato d’Asti: dolce al punto giusto, aromatico, elegante, leggero, con bollicine sottili e una buona acidità per un vino capace di alleggerire la ricchezza dell’impasto e dare freschezza, senza sovrastare.
Per chi ama sperimentare, c’è anche una proposta creativa: l’Hugo in versione natalizia, con lime, zenzero, acqua di cedro e un finale di Moscato che profuma di festa… una coccola per chi vuole davvero stupire con effetti speciali.

Torrone e struffoli e frutta secca per chiudere in bellezza
Che sia tenero o friabile, bianco o alla nocciola, il torrone porta con sé una dolcezza intensa e mielosa che si avvicina al tripudio di miele e agrumi degli struffoli che più piccoli sono meglio sono perché, come per la frutta secca, uno tira l’altro!
In questi casi serve un vino con buona freschezza e la giusta acidità, per “ripulire” il palato e creare armonia, bilanciando la componente zuccherina.
La scelta più semplice per non “sbagliare” è sempre il Moscato d’Asti, oppure un altro vino dolce ma fresco, capace di bilanciare la componente zuccherina. La sua aromaticità accompagna perfettamente le note di miele e frutta secca.

Gingerbread: il dolce che profuma d’America
Speziato, caldo, avvolgente: il gingerbread è un piccolo viaggio negli Stati Uniti, tra mercatini natalizi, biscotti appena sfornati e serie TV che ci riportano alla nostra adolescenza o ci fanno spettegolare tra intrighi, tradimenti e storie d’amore indimenticabili.
Con cosa abbinarlo? Il Brachetto è una scelta eccellente. Con le sue note di frutti rossi e le bollicine vivaci, crea un contrasto piacevole con la piccantezza dei biscotti allo zenzero, regalando un’esperienza di gusto fresca e divertente.
Allo stesso modo anche una buona grappa invecchiata, calda e rotonda: le note del legno parlano lo stesso linguaggio delle spezie.
