Il segreto del successo di un vino sta tutto nella sua bontà?
Sarebbe bello fosse così, ma la domanda – seppur provocatoria – serve a spiegare quanto nella realtà tutti noi acquistiamo un prodotto non solo per il suo contenuto. Nella pratica infatti il successo di un prodotto passa anche attraverso la sua comunicazione efficace.
Il vino non parla, semmai fa parlare gli altri… ma siamo piuttosto certi che le etichette e il packaging possano raccontare molto dei nostri vini e della nostra Cantina Cooperativa.
La bottiglia: la casa del vino
Le bottiglie più diffuse sono la Renana, la Bordolese, la Borgognotta (la nostra prediletta) e la Champagnotta. Non solo la forma, ma anche il colore del vetro e la dimensione sono oggetto di ricerche accurate per far sì che ogni vino abbia la sua casa, assolvendo alla funzione pratica ma anche di marketing.
Le confezioni del vino che utilizziamo principalmente sono in cartone e legno, elementi naturali che conferiscono una sensazione di semplice ricercatezza e rimandano ai principi della viticoltura.
La sostenibilità ha un ruolo centrale in tutte le scelte che riguardano la cantina e per questo prestiamo la massima attenzione all’impatto ambientale dei packaging del vino. Il confezionamento del vino e la sua distribuzione rappresenta infatti una parte significativa dell’impronta di carbonio del prodotto stesso (si parla quasi del 50%). La regola è semplice: più leggero e riciclabile è l’imballaggio, minore è l’impatto ambientale.
Si ritiene infatti che l’impronta ecologica di una bottiglia di vetro sia praticamente pari al suo peso: per ogni grammo di vetro prodotto si disperde nell’ambiente un peso quasi equivalente di CO2 (senza contare le emissioni legate al trasporto).
Per questo motivo utilizziamo prevalentemente bottiglie leggere e negli ultimi 15 anni abbiamo creduto fortemente sul formato Bag in Box per i vini della quotidianità.
L’etichetta: la carta d’identità del vino
L’etichetta di un vino ha, prima di tutto, valore legislativo. Si tratta di una sorta di “carta d’identità” della bottiglia che oltre a comunicare le informazioni fondamentali all’acquirente, è finita per assolvere al compito di stimolare emozioni e trasmettere l’immagine della Cantina.
Forse ti stupirà sapere quanto il neuromarketing incida in questa delicata disciplina: l’utilizzo dei colori, le forme, i font, le scritte, ma anche la posizione di questi elementi tra di loro hanno il compito di trasmettere un preciso messaggio.
Ci sono diversi percorsi che portano un consumatore a scegliere un determinato vino:
- Per un enologo esperto, potrebbe essere il passaparola;
- Per un appassionato di vino, la scelta potrebbe coinvolgere una ricerca approfondita per decidere quale vino sia il miglior investimento;
- Tuttavia, per la maggior parte dei consumatori, questa decisione viene presa durante lo shopping, basandosi sulle informazioni che possono raccogliere dall’etichetta e dalla sua immagine.
L’etichetta del vino è il cuore del design del packaging e il design del packaging è un elemento chiave nella formazione di un’identità visiva del marchio.
Al di là dei “doveri burocratici” infatti un’etichetta è accattivante quando riesce a raccontare la storia della cantina e a far pregustare il vino: è uno strumento incredibile per invogliare il consumatore ad acquistare la bottiglia.
Per questo motivo in Vinchio Vaglio la scelta delle etichette di ciascun vino sono frutto di uno studio e di un percorso ragionato volto ad esaltare la riconoscibilità del marchio, l’identità della cantina e la qualità del vino, facendo percepire al consumatore finale anche quelli che sono i nostri valori.
Nuove norme per l’etichettatura
Dall’ 8 dicembre 2023, l’Unione Europea ha introdotto una nuova normativa sull’etichettatura dei vini, che richiede la specifica degli ingredienti attraverso un QR code, con informazioni sul valore energetico e sulla presenza di allergeni.
A partire dalle nuove annate, nell’etichetta del vino troverai tantissime informazione come l’origine del vino (ad esempio DOC, DOCG e così via), il titolo alcolometrico, l’indicazione di provenienza, i dettagli dell’imbottigliatore o del produttore, il contenuto netto, le informazioni nutrizionali e la quantità di zucchero per i vini spumanti.
Il QR code ti permetterà di trovare l’informativa completa online attraverso una sorta di etichetta elettronica, consultabile nella lingua di ogni Paese europeo nel quale il vino è venduto.
Ti raccontiamo… il packaging design dell’Alta Langa
Il restyling dell’etichetta è partito dall’Alta Langa, un progetto nato con la prima vendemmia nel 2016 ed è uscito sul mercato 4 anni fa come anteprima del restyling del marchio e di tutte le linee. In etichetta troviamo l’illustrazione della quercia, pianta che, come il colore verde, viene associata simbolicamente a questa virtù.
La forza del segno rimanda alla manualità delle lavorazioni in vigna: il nostro più profondo amore.
Grazie a NsgDesign nella ridefinizione della gerarchia delle informazioni, la scritta Alta Langa è diventata il messaggio principale, rafforzato e impreziosito dall’utilizzo del carattere aziendale, elemento che garantisce “sentore di famiglia” tra le diverse linee, mentre il logo, in basso a destra, assume il valore di firma.
Ti raccontiamo… Il packaging design dei nostri spirits
Dopo lunghi ragionamenti con NsgDesign per i packaging dei nostri spirits abbiamo scelto di rendere omaggio agli strumenti tradizionali di distillazione: i tubi di rame, elementi fondamentali in questo processo, sono stati reinterpretati e trasformati in un complesso intreccio geometrico all’interno del quale spiccano una varietà di pattern che incarnano le diverse note aromatiche e speziate, simbolo delle infusioni che impreziosiscono il prodotto.
Per ogni categoria di prodotti, abbiamo introdotto un simbolo distintivo che ne esalta la personalità e ne facilita il riconoscimento. L’alambicco, icona della distillazione, è stato scelto per rappresentare il gin, mentre per l’amaro abbiamo illustrato il processo di infusione delle erbe, che conferisce al prodotto il suo gusto unico. Per il vermouth, abbiamo invece richiamato la Mole Antonelliana, simbolo di Torino, per enfatizzare la territorialità e la storicità del prodotto.
Siete fantastici e le Vostre notizie sulla Vostra produzione, ci avvicina molto di più a tutto ciò che tratta il vino e quanto altro.