Come degustare un vino a casa? 

Degustare un vino a casa è un piacere: è così che entrano in gioco tutti i nostri sensi regalandoci un’esperienza completa e coinvolgente.

Si sa che la degustazione è un’operazione complessa che richiede pratica, ma, anche senza essere esperti, per degustare un vino a casa sarà sufficiente seguire questi semplici passaggi. 

Perché è importante degustare un vino?

In Vinchio Vaglio lo diciamo sempre: i vini non si bevono, si degustano! Questo significa mettere da parte l’istinto, trascurare la sete (per questa esiste l’acqua) e concentrarsi su quello che si sta facendo.

Ogni vino è capace di regalarti una vera e propria esperienza sensoriale, dove vista, olfatto e gusto si mescolano alla piacevolezza del momento, arricchendo un ricordo indelebile.

Perché degustare significa anche saper dare un valore al vino che hai aperto, al tempo che stai dedicando all’assaggio e alle persone con le quali stai condividendo l’attimo.

La scelta del bicchiere per degustare un vino a casa

I persiani e gli egizi usavano il corno bovino, i greci utilizzavano le conchiglie, i romani utilizzavano bicchieri di metallo o di coccio, detti gobelet, e solo nel 1970 la casa austriaca Riedel cominciò a produrre bicchieri diversi, scientificamente progettati per esaltare le singole tipologie di vini.

Oggi esiste un bicchiere specifico per ogni vino: per lo Champagne, lo Chardonnay, il Chianti, il Brunello, il Porto, lo Sherry, (ovviamente) per la Barbera e così via. 

In generale i vini rossi ben invecchiati necessitano di bicchieri grandi e con imboccatura larga, un vino giovane e aromatico ha bisogno di un’imboccatura più piccola per veicolare gli aromi verso il naso senza dispersioni, e le bollicine richiedono una coppa allungata e a punta per mantenere meglio il corso delle bollicine… ma abbiamo una buona notizia per te (e per la tua credenza): esistono bicchieri quasi universali!

Il consiglio dell’enologo Matteo Laiolo:

In cantina utilizziamo un tipo di bicchiere che si adatta bene a tutte le degustazioni: sia per vini bianchi che per vini rossi giovani non troppo importanti e possono essere usati anche con le bollicine.

Questi bicchieri hanno anche dimensioni ragionevoli (sia per la coppa che per l’altezza del gambo) che permettono di organizzarli facilmente nella credenza a casa o al ristorante e sono molto resistenti ai lavaggi in lavastoviglie.

La fase preliminare di degustazione

Inizia tutto con la volontà di provare un’esperienza, quindi prenditi del tempo: un vino non si degusta mai di fretta. 

Se sei in compagnia ti consigliamo di chiedere alle altre persone di accompagnarti in questo viaggio, ma mi raccomando, non farti influenzare dai loro giudizi: la degustazione di un vino è un’esperienza individuale di condivisione.

Evita di indossare profumi e mangiare cibi troppo speziati a ridosso della degustazione, bevi un sorso d’acqua per sciacquare il palato e… iniziamo?

Già dall’apertura della bottiglia puoi notare ad esempio la presenza di un odore umido (simile al cartone bagnato) è il classico “odore di tappo”. Con l’esperienza ti verrà facile individuare anche la presenza di un eventuale odore solforoso, di un sentore di aceto o di lievito.

Fai attenzione a cosa ti dicono questi sensi

La vista

La prima cosa alla quale devi fare attenzione è proprio a ciò che vedi in tre passaggi: 

  • osserva attentamente il vino mentre viene versato nel bicchiere, 
  • porta il calice all’altezza degli occhi per valutarne la trasparenza, la limpidezza e l’effervescenza. Che colore ha? Ci sono sfumature? Qual è la tonalità dominante?  
  • fai roteare il bicchiere (tenendolo sempre per lo stelo) in modo da avvinare le pareti per osservare l’anello di liquido dal quale discendono le gocce che scorrono lungo il vetro. Noterai il formarsi degli “archetti” (“lacrime” in francese).

L’olfatto

Avvicina il bicchiere al naso, inspira intensamente e chiudi gli occhi. Che sensazioni ti evoca? Cosa ti ricorda questo odore? L’associazione è spesso fatta con profumi naturali già noti come fiori, frutti e erbe, ma anche cuoio, gesso e legno.

Questa è sicuramente la parte in cui i sommelier si divertono di più a raccontare quello che sentono con dovizia di precisione. Si va da “Ciliegie mature” a “Succulenta frutta estiva a polpa matura”, passando per un bouquet pressoché infinito di sentori come spezie, prugna secca, fiori gialli e fiori rossi, e così via: ma non scoraggiarti, saperli cogliere tutti è una questione di pratica.

Il gusto

Ok, ok, finalmente è arrivato il momento di assaggiare il vino! Ecco come fare: sorseggia una piccola quantità di vino, trattienila in bocca per qualche secondo per cogliere tutte le sensazioni gustative.

Vedi come varia il sapore del vino dal momento iniziale al sapore finale? Dolce, amaro, acido, salato sono i quattro sapori fondamentali che la nostra lingua è in grado di riconoscere, ma le sfumature e il modo in cui dialogano tra loro sono infinite.

Divertiti!

Degustare un vino è una questione di sensibilità, concentrazione e gusto personale.

Domandati: “mi è piaciuto?” la tua risposta sarà la sola che conta e, con il passare del tempo (e con un po’ di pratica), riuscirai ad attivare sempre più velocemente i tuoi sensi, finendo per stupirti di te stesso.

Non sai da dove partire? Vieni in Cantina e partecipa ad una delle nostre degustazioni guidate o ad una delle Masterclass che organizzano i nostri enologi! 

4 commenti

  1. Siete veramente forti!
    Siamo venuti a trovarvi in cantina per la visita e per assaggiare i Vs. prodotti speciali.
    Torneremo sicuramente per un’evento e per ri-acquistare i Vs. prodotti.
    Siete l’orgoglio del ns. splendido Piemonte.
    Saluti

    Andrea

  2. Bravissimi, in poche righe siete riusciti a dare i punti cardinali su come asaggiare seriamente n vino di qualità. Vi conosco da molti anni, e vedo che rimanete sempre tra i migliori!

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