Passando in macchina per il Monferrato, abbassando il finestrino per far entrare l’aria primaverile e lasciando che lo sguardo si soffermi tra le colline di questo incredibile territorio l’occhio si sarà di certo soffermato sulle nostre bellissime vigne che risplendono al sole.
Ma c’è una cosa che solo in pochi si soffermano ad osservare: il suolo sul quale le vigne di Vinchio Vaglio affondano le proprie radici.
Una terra ricca di nutrienti, e quindi di vita, che racconta la cosa più preziosa che la nostra Cantina ha saputo custodire amorevolmente negli anni: il patrimonio vitivinicolo di inestimabile pregio.
L’area geografica: il Monferrato di Vinchio Vaglio
I vigneti dei viticoltori di Vinchio Vaglio si estendono prevalentemente nei comuni di Vinchio e Vaglio Serra e, in parte minore, in quelli limitrofi di Incisa Scapaccino, Cortiglione, Nizza Monferrato, Castelnuovo Belgo, Castelnuovo Calcea e Mombercelli.
Ci troviamo all’interno di quello che può essere definito come “il cuore del Monferrato”. Con la val Tiglione a nord e la valle Belbo a sud, i paesi di Vinchio e Vaglio Serra sorgono su due alture che si fronteggiano al centro di una delle aree a miglior vocazione vitivinicola dell’Italia settentrionale, il sud Piemonte.
Non a caso la zona è Patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 2014. Una certificazione che ha sancito nel mondo non solo la bellezza delle nostre vigne, ma anche la tradizione, la storia e la cultura dei viticoltori che da secoli se ne prendono cura. D’altronde, chissà cosa sarebbe accaduto se negli anni ‘50 tanti viticoltori non si fossero consorziati alla nostra Cantina Cooperativa quando il mercato li stava tagliando fuori in favore dei più redditizi noccioleti. Molto probabilmente avrebbero dovuto espiantare le vigne e avremmo dovuto dire addio alla biodiversità che rende speciali queste colline.
Il suolo tra fossili e tradizioni
Ma è spegnendo la macchina, camminando tra i filari e avvicinando il naso alla terra che è possibile vedere l’altro lato del territorio. Qui infatti è facile trovare piccole conchiglie e affioramenti fossili, straordinarie testimonianze del fatto che nel Pliocene queste colline fossero sommerse dal mare.
Una terra segnata da condizioni naturali particolarmente idonee per la viticoltura che, di fatto, si pratica da tempo immemore: si parla di coltura della vite in questa zona già dalla fine dell’età del bronzo.
Le colline dai declivi accentuati e la viticoltura faticosa
Gran parte dei vigneti si affaccia su colline dai rilievi non molto elevati, ma dai declivi molto accentuati che rende la loro lavorazione particolarmente ardua e richiede una lavorazione manuale, essendo il lavoro meccanico quasi impossibile.
Una viticoltura faticosa, dove il lavoro e la passione del viticoltore rappresentano il fulcro della produzione, ma anche una viticoltura che gode del vantaggio di godere di esposizioni ottimali.
Il suolo: la linfa del nostro vino
Il terreno in questa area è di natura calcarea anche se la sua struttura non è uniforme con zone a prevalenza argillosa e zone a prevalenza sabbiosa.
A Vinchio, terra tipica della Barbera, i terreni argilloso-calcarei forniscono vini di buona acidità e struttura adatti all’invecchiamento. L’area verso ovest presenta invece terreni prevalentemente sabbiosi che consente di dare ai vini grande freschezza e notevole eleganza.
I terreni dell’area di Vaglio Serra presentano considerevoli quantità di argilla e venature di terra rossa dai quali si ottengono vini di maggior struttura e colore.
Nel territorio di Nizza Monferrato spicca l’indissolubilità del legame tra la città e la Barbera, sancito oggi dalla denominazione Docg “Nizza” che vanta un vino di altissima qualità prodotto esclusivamente con uve Barbera provenienti da questa zona circoscritta al cui centro si trovano i territori di Vinchio e Vaglio Serra.
In questa zona le terre bianche sono argillose e calcaree la cui presenza di calcio nel terreno favorisce una buona produzione di aromi, mentre l’argilla regala la struttura che sancisce la longevità del vino.
Nei comuni limitrofi, infine, non mancano terreni con venature di sabbia, calcare, argille e terre rosse compatte e strutturate.
L’unione di tutti questi elementi permette alla vite di esprimersi nel modo migliore con rese piuttosto basse che arrivano al massimo a 1.5 kg di uva per ceppo. L’escursione termica che si verifica tra la notte e il giorno permette di sviluppare al meglio i profumi dell’uva.
Terreni diversi per… vini diversi.
Con 500 ettari di terreni così differenti tra loro, la nostra cantina, a prescindere dall’andamento climatico, ogni anno può scegliere tra una superficie di vigneti situati a latitudini ed esposizioni diverse per cui è in grado di lavorare sempre ottime uve.
Terreni così diversi producono infatti vini altrettanto diversi perché le radici della vite assorbono dal suolo tutte le sostanze nutritive fondamentali per la crescita e la maturazione dell’uva.
È così che nascono vini strepitosi perché l’amalgama di queste caratteristiche pedologiche permette di ottenere vini complessi e strutturati, ma anche freschi ed eleganti, dove i profumi e le espressioni tipiche richiamano le radici del vigneto d’origine.