Siamo davvero sicuri che la diffidenza verso il Bag in Box abbia a che fare con la qualità del vino? E se invece si trattasse di un retaggio sociale e culturale che si scontra oggi con sensibilità ecologiche e consumi moderni?
Per i vini fermi e i vini giovani, secondo una ricerca dell’Unione Italiana Vini, il Bag in Box rappresenterà nel 2024 un mercato di 1,9 miliardi di dollari, ottenendo un peso sempre più rilevante tanto negli scaffali dei supermercati quanto nelle aziende vitivinicole e in enoteca.
Nell’ormai lontano 2009 Vinchio Vaglio ha deciso di accettare la sfida, siamo stati tra i primi a farlo e continuiamo a sostenere che “il contenitore non faccia il contenuto”.
Identikit del Bag in Box
Non si tratta di una novità vera e propria: il Bag in Box è stato brevettato negli anni ’50 negli Stati Uniti d’America, la sua diffusione è iniziata nel 1965 in Australia con i “Wine Box”, ma il suo utilizzo è decisamente più recente, soprattutto in Italia dove, la tradizione legata alla bottiglia di vetro, è da sempre molto radicata.
Come funziona? Bag in Box letteralmente significa “sacca (Bag) nella scatola (Box)” perché in effetti si tratta di un contenitore alimentare di materiale resistente e deformabile che viene inserito all’interno di un cartonato rigido. La sacca è collegata ad una valvola di non ritorno, un rubinetto, che estrae il vino. Nulla a che vedere con i “vini in cartone” o i “vini in brik”!
Il Bag in Box più usato si presenta nelle versioni di 3 o 5 litri, mentre quelle più grandi (da 10 o 20 litri) sono pensate per la ristorazione.
Un consiglio: se acquistate un Bag in Box online prendetene sempre a multipli di 4.
La spedizione sarà più semplice e il contenuto più sicuro.
I 2 punti forti del Bag in Box
Conservazione della qualità
La sacca viene riempita senza incamerare aria, e anche lo svuotamento, che avviene per pressione atmosferica, la comprime su sé stessa, senza che questo comporti la formazione di bolle d’aria all’interno. È questa mancanza di aria che permette al Bag in Box di conservare il vino in maniera ottimale.
Il vino mantiene così inalterate le proprietà organolettiche a lungo: si va dai 6 ai 12 mesi di conservazione per il prodotto imballato e fino alle 5 settimane per il BiB aperto.
La sacca inoltre è composta da un materiale plastico poliaccoppiato per alimenti che protegge il vino dalla luce, dall’aria e dagli sbalzi di temperatura.
Il primo bicchiere di Barbera sarà sempre buono come l’ultimo!
Sostenibilità del packaging
Negli ultimi anni si parla molto della distinzione tra bottiglie leggere e pesanti, ma il BiB è l’alternativa di packaging più sostenibile di tutte. La forma quadrata del vino in Bag in Box consente di impilare facilmente le scatole con un peso minore in relazione al volume del vino, permettendo una logistica efficiente, un più semplice stoccaggio e un’incidenza del costo di trasporto per litro inferiore.
Per fare un esempio: per un camion che trasporta BiB da 5 litri (che vengono consegnati stesi) bisogna considerare 7 camion che trasportano il vino equivalente in bottiglie da 75 cl.
L’impronta di carbonio del BiB è decisamente ridotta, si parla di emissioni di carbonio 8 volte inferiori rispetto alle bottiglie di vetro, e tutti i componenti possono essere riciclati: l’imballaggio esterno nella carta, mentre il sacchetto interno e il rubinetto si possono conferire nella plastica.
Ed infine il Bag in Box previene lo spreco alimentare perché massimizza la durata di conservazione del vino fino all’ultimo sorso. Siamo da sempre attenti al tema della sostenibilità delle nostre scelte aziendali e, con queste argomentazioni, non potevamo non accogliere con entusiasmo questo packaging.
La scelta vincente per il vino di tutti i giorni
Il Bag in Box per questi motivi è un’alternativa validissima al consumo quotidiano di vino. Anche la ristorazione infatti sta spingendo sempre di più verso questo formato per i “vini della casa”. Il rubinetto permette di avere un vino sempre pronto all’uso, sia per il consumo quotidiano che sporadico.
In sostanza il BiB è:
- Sostenibile
- Comodo e pratico
- Conveniente
- Pratico e maneggevole
- Divertente
- Anti “sentore di tappo”
- Di qualità, non si tratta di una “seconda scelta”, ma di un formato diverso per vini giovani e fermi. Lo sapevi che oltre il 90% dei nostri vini in Bag in Boz è DOC?
I Bag in Box di Vinchio Vaglio
Vinchio Vaglio ha iniziato a confezionare vini nel formato BiB già nel 2009, in occasione del Cinquantenario dell’azienda. Un modo per festeggiare la tradizione della viticoltura, rispettando il territorio e dedicando la stessa passione che riserviamo a vini più pregiati.
Una scelta moderna, una scommessa che segue i clienti di oggi che bevono con moderazione, non posseggono cantine per lo stoccaggio dei vini e guardano alla sostenibilità delle proprie scelte.
L’immagine del Bag in Box non dev’essere una scusa per svilire il prodotto, ma un alleato per proteggere l’unica cosa che conta: la qualità del vino.
E infine, come sempre, il nostro personalissimo tocco: la confezione in legno, riutilizzabile, è un ottimo modo per tenere in vista un BiB in modo elegante come un oggetto d’arredo per la cucina, la dispensa o la cantina!
Ottima scelta pubblicizzare i pregi del baginbox. Non ho mai trovato in cantina baginbox da 15 o 20 litri, Max 10. Quelli da 5 ottimi x i bianchi (stanno nel frigorifero). Prossimo mese arrivo a fare scorta, molto meglio delle damigiane.
Dopo una iniziale diffidenza, mi sono convinto a provarlo : in un solo viaggio ho trasportato molto più vino con
minore fatica e un apprezzabile risparmio, il contenitore di legno decora la cucina, rendendo divertente il momento della spillatura, prima dei pasti.
Sono perfettamente d’accordo, purtroppo mancano i prezzi.
Condivido le spiegazioni che sono interessanti,ma per i prezzi?
I prezzi sono visibili sula pagina di ogni singolo prodotto