Il futuro del vino ha solide radici

Il futuro del vino ha solide radici

Si discute spesso di tradizione e innovazione nel mondo del vino, se ne parla come se fossero due direttrici opposte: se una cantina è volta all’innovazione avrà certamente perso la sua identità, se invece è ancorata alla tradizione non avrà futuro. E se non fosse così?

Innovazione, tradizione, tecnologia e sostenibilità sono aspetti che da sempre in Vinchio Vaglio vanno di pari passo, perseguendo un solo obiettivo: fare in modo che territorio e vitigni esprimano il massimo delle loro potenzialità.

La cantina Vinchio Vaglio è nata nel 1959 e da allora ne sono cambiate di cose, in vigna, in cantina, nel mondo. Sono mutati i gusti dei consumatori, le tecnologie della viticoltura ed è cambiato anche il territorio nel quale ci muoviamo. Se guardiamo poi ai recenti avvenimenti degli ultimi anni è facile per chiunque rendersi conto della repentinità dei mutamenti storici che stiamo vivendo: crisi sanitaria, emergenza climatica e problemi energetici sono solo “la punta dell’iceberg” di cambiamenti socio-politici profondi.

Cambiamenti che rappresentano le nuove sfide per il mondo del vino e che sanciscono, ancora una volta la capacità della cantina Vinchio Vaglio di adattarsi, evolvere ed anticipare i tempi, pur tenendo fede alla propria tradizione.

La tradizione di Vinchio Vaglio: il valore identitario del vino

Tutto inizia dalla terra. Da queste colline del Monferrato così aspre che “se ti scivola il berretto devi inseguirlo fino a valle”. Da questo “mare verde” della Val Sarmassa che da sempre appassiona le anime romantiche. Da questi territori, oggi patrimonio UNESCO, anche grazie alle nostre vigne.

La nostra storia inizia nel lontano 1959. Una storia d’altri tempi che racconta la forza di uomini semplici che decidono di compiere gesti straordinari. L’incontro di due comuni tradizionalmente in lotta per perseguire il bene comune di tutta la popolazione.

La cantina di Vinchio Vaglio è lo specchio di quanto di buono questo territorio ha da offrire: socialità, comunione, eccellenza e dinamismo.

L’innovazione di Vinchio Vaglio: il frutto del futuro

Cos’è l’innovazione se non una spinta dettata dalla concorrenza, dal mercato, dai consumatori, dalle leggi o dalle nuove tecnologie? Si tratta di una reazione agli stimoli esterni che inducono e obbligano al cambiamento. Non coglierli significherebbe non raccoglierne i frutti (e non solo in senso letterale).  

Così la storia della Cantina racconta già dagli albori quella che è stata una grandissima innovazione. Le condizioni del mercato degli anni ‘50 erano diventate troppo difficili per partecipare da soli? Ecco che nasce la cooperativa Vinchio Vaglio. Primo stimolo esterno, prima reazione.

Il mercato abbassa la qualità delle uve in favore della quantità? Nasce negli anni ‘90 l’ambizioso progetto Piemonte DOC Barbera nel quale la Cooperativa per prima ha voluto cogliere tutte le potenzialità del vitigno per produrre un vino quotidiano di ottima qualità/prezzo, fresco, fruttato, facile da bere. Stimolo, reazione, in assoluta controtendenza. Come è accaduto anche per la Barbera Vigne Vecchie, nata dalla selezione delle vigne più produttive con oltre 50 anni di vita, e per il progetto di super selezione di Barbera Sei Vigne Insynthesis terminato nel 2004 con la premiazione Tre Bicchieri.

Il consumatore giovane beve meno, ma in maniera più attenta e consapevole? Vinchio Vaglio risponde con I tre Vescovi, una Barbera fresca e piacevole che incontra il palato di tutti coloro che amano questo vitigno.

E ancora: l’ambiente sta diventando il bene più prezioso da tutelare? Ecco crescere tutte le iniziative di sostenibilità ambientale che negli ultimi anni hanno impegnato in prima linea l’attenzione della cantina. Dal grande investimento sulle nuove linee di imbottigliamento all’introduzione del formato Bag In Box, dall’introduzione dei pannelli solari fino alle iniziative per la valorizzazione del territorio come i “Picnic al Casotto” e il percorso dei “Nidi di Vinchio Vaglio”

Packaging, etichette, nuovi modelli di tappi, tecniche di coltivazione: l’innovazione dev’essere vista come il processo volto a valorizzare il prodotto vinicolo. Vinificare è contemporaneamente un’arte e una scienza che combina suolo, clima, vitigni e tecniche produttive. Le nuove tecnologie in questo modo sostengono il viticoltore e la cantina in ogni fase della vinificazione, dalla vigna alla vendita.

A questo si aggiunge l’introduzione delle tecnologie digitali in tutti gli ambiti: dalla gestione della cantina all’utilizzo dei social media fino ai processi di imbottigliamento.

Negli anni si sono susseguiti stimoli continui e la cantina cooperativa ha continuato a mantenere quello stesso spirito di adattamento. Perché il vino non è fatto solo di uve, ma racconta la storia, il territorio e le persone che lo vivono, ieri come oggi, come domani.

Ha ancora senso contrapporre innovazione a tradizione nel vino?

“Innovazione e tradizione ormai non sono più due principi contrapposti, ma sono due facce della stessa medaglia. E’ proprio grazie all’innovazione espressa in tutti i suoi ambiti che si può portare avanti anche al giorno d’oggi una tradizione come quella di Vinchio Vaglio che inizia ancora prima della fondazione della cantina stessa. Innovazione quindi come strumento per proteggere la tradizione e poter continuare a trasmettere in chiave moderna tutti i valori del nostro territorio dei nostri viticoltori e dei nostri vini”.

Cristiano Fornaro, Vicepresidente Vinchio Vaglio

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